In un’alba di ghiaccio nero

Tradotto da Monica Manicardi Esce dal lavoro alle sei di sera, oggi ha pulito due case, l’ultima ha impiegato più tempo del dovuto perché i suoi datori di lavoro iraniani hanno celebrato il natale, un natale tardivo che si celebra il 7 di gennaio nel calendario Juliano, così le ha spiegato la padrona di casa in diverse occasioni capitando nel bel mezzo del lavoro raccontandole storie del suo paese e del suoi antenati. Tomasina la lascia sempre parlare senza smettere di lavorare, capisce a malapena l’inglese. Quando è arrivata ha trovato la casa sottosopra,  i suoi datori di lavoro non  considerano che  è…

Continuar leyendo…

Il primo di gennaio, un giorno in più

Tradotto da Monica Manicardi Compra la gallina nelle prime ore del  mattino, le verdure con cui accompagnerà il piatto e la frutta per il punch, Catalina vuole fare i tamales, ma c’è  molto lavoro per lei  che è da sola considerando che quando torna stanca dal lavoro ha appena  l’energia per pulire l’appartamento dove vive con i suoi due figli. Juan, 12 anni, e Guadalupe, 3.  Ma stavolta deve portare i panni in lavanderia, nell’edificio dove abitano non ci sono lavatrici, sarà in ritardo nel preparare la cena di fine anno. Catalina emigrò negli Stati Uniti da Totonicapán, Guatemala. Da uno dei suoi villaggi all’interno…

Continuar leyendo…

Xiomara Castro, il rinascere dell’Honduras

Tradotto da Monica Manicardi Hanno fatto molto male le umiliazioni subite dai migranti centroamericani privi di documenti che hanno cercato di attraversare il Messico per raggiungere gli Stati Uniti, cercando di salvarsi dalla violenza istituzionale del narco-Stato; nel caso del Guatemala, El Salvador e Honduras.  Il famoso triangolo del nord tanto sbandierato qua e là dai politici nel discorso delle imprese multinazionali  a fronte di una briciola che gettano dalla sedia a dondolo su cui si sdraiano; placidi e indifferenti, si prendono le viscere della terra che stanno prosciugando, perché non è la loro, è quella dei popoli che sono stati disonorati…

Continuar leyendo…

Odiare Cuba solamente perché è così

Tradotto da Monica Manicardi Noi, la generazione dell’oblio, il branco di bambini di Pirro cresciuti nella dittatura post dittatura latinoamericana, non ci hanno lasciato altro che lo scarto. Ci hanno tolto i libri di testo, le lezioni di Educazione Musicale, le lezioni di arte, le lezioni di Educazione Fisica, all’improvviso ci hanno tolto il cortile della scuola, ci hanno lasciato senza banchi, senza tetto e infine senza scuole; in questi paesi saccheggiati da folle di bambini ingrati che osavano sputare le viscere da cui provenivano. E un giorno ci hanno lasciato senza casa. Quindi affamati succhiavamo il fiele del tradimento…

Continuar leyendo…

L’arrivo dell’alba

Tradotto da Monica Manicardi Gli ultimi tre anni delle elementari,  l’ora della ricreazione la passavo  con le orecchie d’asino, guardando verso il muro in direzione della scuola. Era la mia punizione in tutti le pause, non ce n’era una  di cui potessi usufruire. Ho sempre voluto di più, ho desiderato più di quanto le circostanze della mia vita mi permettessero, ho sempre sognato la libertà e l’equità fin dalla tenera età. Quindi ero una bambina tremenda che era fuori dalla norma, piena di energia, che pensava di essere  un’altra capra della mandria che pascolava, che non è mai tornata nel gregge. Nelle ricreazioni chiedevo…

Continuar leyendo…

Guatemala: il silenzio che uccide

Tradotto da Monica Manicardi Da generazioni ci è stato detto, fin dalle post-dittature, che le mosche non entrano nelle bocche chiuse, quindi ci abbandoniamo  e siamo così sfacciati, perché non si tratta della paura di ciò che hanno vissuto i nostri nonni nelle dittature, ma di voltarsi a guardare dall’altra parte quando la violenza la vivono le popolazioni originarie che sono sempre state viste come facchini al servizio dei meticci urbani. I più abbattuti, i poveri, gli sfruttati fino a fargli scoppiare la pelle, quelli uccisi in massa. Se ci sono persone che sono state aggredite nella storia dell’America Latina, sono…

Continuar leyendo…

La resistenza attraverso la scrittura e l’arte

Tradotto da Monica Manicardi La mia espressione scritta è nata dalla mia inespressività verbale. Non sono mai riuscita a comunicare con gli umani, dentro di me abitano mondi e vulcani in eruzione, ma fuori sono un iceberg, la ruvidezza stessa. Mi è difficile avvicinarmi alle persone, non sono timida, anzi sono audace, ho facilità di parola grazie alla mia Alma Mater, il mercato dove sono cresciuta vendendo gelati, quell’esperienza mi ha insegnato a farmi strada  e cercare la vita correndo, la vergogna non serve per la  sopravvivenza; quindi grazie a quegli anni usciti dai commensali per offrire loro i buonissimi gelati che…

Continuar leyendo…