Sotto i nostri occhi il genocidio palestinese

Tradotto da Monica Manicardi Delle dittature in America Latina è stato detto che era molto difficile riprodurre l’informazione a causa della repressione e dei limiti tecnici e che  dovevano farlo  i giornalisti stranieri con tanta destrezza affinché potesse essere rimossa dal paese, resa nota, e per questo motivo rimase tanto nel silenzio e nell’oblio. I tempi in termini di tecnologia sono cambiati, oggi vediamo la popolazione stessa che utilizza i propri telefoni cellulari e riproduce in tempo reale ciò che avviene nei propri paesi, le immagini vengono riprodotte in tutto il mondo in pochi secondi. Tempo che guadagnano i media aziendali che…

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Il risveglio del popolo colombiano

Tradotto da Monica Manicardi Nel 2015 è stato il Guatemala, a manifestare  per  corruzione  tutti i sabati, l’America Latina è rimasta stupita nel vedere la  sottomessa e incompetente società guatemalteca finalmente svelarsi in ritardo dopo aver eletto un presidente genocida; non hanno manifestato chiedendo giustizia per le vittime del genocidio che hanno negato, ma per corruzione. Ma è già qualcosa, date le circostanze di una memoria storica molto debole. Hanno messo Jimmy Morales come presidente e poi da soli sono andati al macello quando hanno votato anche per Giammattei, tanto ignobile come gli altri. È lì  è finito il rumore della grande dignità guatemalteca sbandierata…

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La bicicletta con la quale cerco di emanciparmi

Tradotto da Monica Manicardi Nel momento in cui i terreni sollevavano la polvere nelle strade appena costruite a Ciudad Peronia, arrivò  una famiglia che aveva aperto un negozio di tortilla e aveva  anche il  noleggio delle  biciclette. Per avere quelle due attività in un sobborgo pieno di persone povere, quelle persone avevano soldi, tre dipendenti (indigene) che facevano le tortillas in tre turni e gli uomini di casa erano incaricati del noleggio di biciclette che si contavano in dozzine, questo all’inizio degli anni novanta. In periferia nessuno aveva i soldi per noleggiare una bicicletta da solo, quindi quello che facevamo era collaborare tra noi…

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Semitas per calmare l’anima

Tradotto da Monica Manicardi Parlando con la nonna di Comapa “sapete come sono fatte las semitas?, le chiesi dopo 17 anni di diaspora, cosa che persino io rimasi sorpresa. Com’è possibile, negra mi disse, che non hai mai chiesto a tua nonna la ricetta delle semitas prima d’ora? Mia nonna iniziò a dettarmi gli ingredienti della semitas, del pane di riso, delle quesadillas e delle salporas. Ho tirato fuori un foglio di carta e ho annotato.  Calcola ad occhio lo zucchero, mi ha detto, prova poco a poco e vedi di aggiungerlo se ce ne bisogno. Tante uova per la stessa quantità di farina,…

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Liliana López Foresi: A diventare una giornalista si impara, ad essere una brava persona no

Tradotto da Monica Manicardi Questo testo appartiene alla serie Las Insurrectas Liliana López Foresi è un punto di riferimento del giornalismo impegnato, non con coloro che corrompono, né con quelli  che distruggono, ma con coloro che resistono e uniscono le forze quando ce ne bisogno. È un mito, una leggenda del giornalismo che molti dell’oligarchia argentina nel corso degli anni hanno cercato di sfumare. Chiunque pensi al giornalismo umano, indispensabile, responsabile, con un approccio  di genere e etico in Argentina sa di avere un rappresentante ed è Liliana López Foresi. Ma se Liliana è così importante per le basi del giornalismo femminile con…

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L’amnesia di un paese sconfitto

Tradotto da Monica Manicardi Per non andare troppo lontano, ecco il paese sconfitto, che con tutto quello che è successo  durante la dittatura era previsto che  in questa fase al posto del neoliberismo e della dimenticanza, la società avrebbe ricostruito il suo tessuto sociale, incarcerato  quelli che hanno commesso crimini contro l’umanità da parte del  governo e aver costruito le infrastrutture. Ma, è il  contrario. La stessa società carogna si è impegnata a negare il genocidio, a disprezzare  i familiari delle vittime del Conflitto Armato Interno, e a dedicarsi a guardare tramite la pigrizia e l’apatia come smantellare lo Stato e a  far sparire tutte le risorse, quelli…

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Un paese morto

Tradotto da Monica Manicardi Dovremmo avere un minimo di vergogna, dato che non abbiamo coraggio. Un minimo di indignazione che ci porti fuori dalla reti sociali che tollerano tutto e prendere le strade che sono i testimoni della storia del paese. Galana è un comfort di una rete sociale, ma è solo truccata, una facciata, chiacchiere, discorsi; lì, non si realizzano i cambiamenti  alla radice e Guatemala è un paese marcio. La responsabilità è della stessa società meticcia e urbana, incapace di unirsi ai popoli nativi nella loro enorme dignità e forza di lotta, che hanno il coraggio di presentarsi dove…

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