Le pannocchie stese al vento

Tradotto da Monica Manicardi Ogni volta che può, Perfecto dice a quello che incontra sulla sua strada che da molti anni ha  la sua famiglia negli Stati Uniti  e che ha provveduto ai documenti per tutti i suoi figli, persino i nipoti che sono nati  al Nord. Ma la verità è diversa, la realtà di Perfecto è come quella di migliaia di persone prive di documenti, si vergogna nel dire che non ha documenti e la paura della deportazione lo fa mentire costantemente sulla sua vita nel paese. Emigrò più di trent’anni fa, ancora adolescente. Nella sua prima notte al Nord  l’angoscia non lo…

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Il sorriso di Martina

Tradotto da Monica Manicardi La prima volta che Arnold la picchiò fu durante la loro prima notte a letto insieme, Martina scappò con lui perché la sua famiglia la voleva mandare a vivere a casa di sua zia Dominga nella capitale, per toglierle di dosso il pigro che le girava intorno, così suo padre lo chiamava ad Arnold, «il pigro senza lavoro». Sua madre, che era cresciuta pascolando mucche e facendo tortillas per tutta la famiglia e che quando si sposò continuò ad eseguire le stesse mansioni, le disse di sposarsi solo dopo che  si fosse laureata in qualcosa che l’avrebbe…

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Frutto fresco di carambola

Tradotto da Monica Manicardi Nei primi anni, Filomena annotava in spagnolo in un quaderno e con un traduttore inglese-spagnolo che traduceva la lista da comprare al supermercato, tutto per il cibo kosher. Nella sua nativa Sibaná, El Asintal, Retalhuleu, Guatemala, non ha mai sentito parlare della religione ebraica e tanto meno del cibo kosher, è stato a Chicago nel suo primo lavoro che ha scoperto quel mondo di cibi e rituali così strani. All’inizio le sembravano vizi dei gringos, come quello degli evangelici con i loro altoparlanti  a tutto volume nel loro villaggio nelle domeniche di culto e una grande quantità…

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Un ramoscello di menta

Tradotto da Monica Manicardi Alle undici e mezza del mattino, Jacinta sentì l’odore della menta fresca dopo la pioggia e quello di coriandolo appena tagliati avvolti in una tortilla appena cotta  nella pentola comal, la sensazione del succo di pomodoro che scivolava dagli angoli delle bocca le faceva sentire ancora più la mancanza della sua nativa Olopa, Chiquimula, Guatemala e gli anni della sua infanzia in cui la famiglia era unita. È una giornata calda di inizio maggio, il che è raro, perché l’estate arriva a giugno con la sua ondata di caldo e le piogge torrenziali, il caldo la fa…

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Il turno di notte

Tradotto da Monica Manicardi Divide l’avocado a metà e tira fuori dal sacchetto le tortillas che ha confezionato in un foglio di alluminio, toglie il coperchio dal contenitore di plastica che ha lasciato nel cestino del pranzo, lì ha fagioli fritti e tre uova sode. Avvolto in un tovagliolo un pugno di sale e un peperoncino jalapeño. Nel thermos ha il caffè. È l’ora del pranzo. Calandria Guadalupe, ha iniziato a lavorare nell’elaborazione dei  comales di argilla  all’età di cinque anni, nella comunità di Santa María Magdalena Tiltepequec, Santos Reyes Nopala, Oaxaca, Messico, quinta di dodici fratelli, di una famiglia di artigiani che…

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Dall’alba al tramonto

Tradotto da Monica Manicardi Francisco ha la fortuna di lavorare dal lunedì alla domenica indipendentemente dal tempo. Così dice a sua madre nella sua nativa Morazán, El Salvador, ogni volta che la chiama per telefono. Il lavoro è duro, ma non così diverso dalla giornata nei campi del suo paese natale, dove è cresciuto arando la terra con un giogo di buoi. Quando gli dissero di partire per Il Nord, non ci pensò due volte, aveva già trent’anni. Ha lasciato le colline e i fiumi per andare a vivere in una città di grattacieli per lavorare nel seminterrato di uno…

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Il ritorno di Silverio

Tradotto da Monica Manicardi Silverio aveva due anni quando suo padre emigrò senza documenti negli Stati Uniti, le sue sorelle Bartola e Chucita avevano tre e quattro anni. Per anni hanno conosciuto la sua voce solo quando telefonava nei fine settimana e guardavano le uniche due fotografie che  sua madre aveva insieme a  lui, nessuna con la famiglia. Quando la tecnologia arrivò nella sua nativa Lelá Chancó, Camotán, Chiquimula, Guatemala, non avevano soldi per un telefono cellulare con i quali si possono effettuare video chiamate, il cellulare arrivò a loro in un pacco inviato  dal padre da Washington dove lavorava come muratore. Fu…

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