Gli occhi del cuore

Tradotto da Monica Manicardi Afferra la scopa e il manico della paletta e inizia a cercare immondizia da raccogliere, appena inizia la terza giornata di lavoro e Milagros cade dal sonno. Si è truccata con cosmetici in polvere, si è lavata con la lozione ed è entrata a malapena nell’uniforme stretta sui fianchi, indossa uno stivale a tacco medio, anche se non è necessario come parte dell’uniforme da lavoro, ma vuole apparire un po’ più alta. Il mese scorso si è messa le ciglia finte e si è tinta i capelli di un biondo brillante, anche se sa che non…

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L’incenso che fuma

Tradotto da Monica Manicardi Disiderio accende una candela sull’altare che ha nel soggiorno di casa sua in Colorado, è appena tornato dal lavoro di pulizia dei bagni pubblici nei parchi del quartiere. È la fine dell’anno in cui  morì la madre Modesta, l’unica sopravvissuta della sua famiglia massacrata dall’esercito guatemalteco ai tempi della dittatura militare. I loro genitori gli hanno raccontato  che insieme ad altre famiglie si erano addentrati per mesi nella giungla per evitare di essere uccisi, da quei giorni di persecuzione, fame, freddo e angoscia ricordavano le sepolture che venivano fatte ai piedi degli alberi, come segno in caso un…

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Le grandi zappe

Tradotto da Monica Manicardi Sabina ha inviato per ventisette anni scatole piene di vestiti e regali per i suoi quattro figli in Guatemala. Migrante senza documenti le sue vertebre si sono scheggiate  per aver pulito così tanto vasche da bagno e servizi igienici. Le sue mani si sono screpolate nell’usare cloro e sostanze chimiche. Condividendo un appartamento con altre sette persone, Sabina faceva tre lavori al giorno. Pulendo bagni nei  ristoranti, uffici, centri commerciali e abitazioni private. Ha scoperto quanto è sporca la gente dentro e fuori casa. Vedova con quattro figli, decise di emigrare per dare loro un futuro migliore del…

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Le foglie di ruta

Tradotto da Monica Manicardi Jesusa cammina lungo il bordo del marciapiede godendosi il giallo dei girasoli che adornano le staccionate delle case. Ad agosto, quando il caldo dell’estate americana fa esplodere i petali selvatici e inizia a formarsi l’erba piantata nelle aiuole, il profumo dei fiori di lavanda rende gli ultimi giorni d’estate indimenticabili nella loro bellezza. È allora che i girasoli sbocciano e Jesusa dimentica momentaneamente tutte le sue pene. Mangia l’anguria, anche i mirtilli e le pesche. Prepara un’insalata di avocado con basilico e limone, prepara una limonata con la menta e fa asciugare le foglie di ruta…

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La corteccia del pino

Tradotto da Monica Manicardi Valerio lavora da trentasette anni nei campi di coltivazione della California, conosce come il palmo delle sue mani l’ uva, le prugne, le fragole, il mango, il coriandolo, i ravanelli e il sedano. Il suo corpo è frantumato e la sua anima è spezzata, come la maggior parte dei migranti privi di documenti nel paese. È tarahumara, originario di Chihuahua, in Messico, ma si riconosce sempre come rarámuri. Ma quando emigrò era già iniziato il disboscamento illegale di alberi nella Sierra Tarahumara e i campi di coltivazione di marijuana e papavero stavano aumentando, occupando gran parte…

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La prugna

Tradotto da Monica Manicardi Guillermina lascia le borse del supermercato sulla tavola e urgentemente tira fuori una prugna, la lava e la morde, il succo le scivola agli angoli della bocca. Chiude gli occhi e lentamente  assapora la sua dolcezza mentre ringrazia le mani di chi si è preso cura che il seme dell’albero fosse piantato. Fin da piccola i suoi nonni contadini le hanno insegnato a ringraziare il lavoro di chi coltiva la terra. Originaria di Parramos, Chimaltenango, Guatemala, quando è arrivata negli Stati Uniti parlava solo la sua lingua madre, il Cakchiquel. Parole di spagnolo sparse qua e là, non…

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La tristezza di Cecilio

Tradotto da Monica Manicardi Cecilio prepara una tazzina di caffè mentre si scaldano nel microonde due  tamales di fagioli, dallo zaino che porta al lavoro tira fuori una vasetto di vaselina e se ne spalma un po’ sulla punta delle dita, sono screpolate e sanguinano da tante ciliegie che  taglia tutto il giorno al lavoro. Nel supermercato messicano vicino a dove vive, compra unguenti per il mal di schiena, guadagna sei dollari a barattolo, che quando si riempie pesa quindici chili. Se ne appende una al collo e l’altra alla vita, per guadagnare dodici dollari ad ogni  giro, nei supermercati le ciliegie costano quasi…

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