Scrivete, donne, scrivete

Tradotto da Monica Manicardi Alle bambine le regalano bambole affinché apprendano da piccole che  il loro posto nella società è quello di partorire e allevare bambini; bambini che saranno i loro figli, fratelli, nipoti, fidanzati, amanti, compagni, sposi…,  qualsiasi sia il grado consanguineo o no, la sua funzione nella società è quello della madre in tutto il contesto patriarcale,  vale a dire; smettere di esistere per servire gli altri. Ai bambini gli regalano pistole e macchinine affinché assaltino la strada e sappiano che il genere maschile è fatto di guerre. -Sarà?- Poche volte gli danno giocattoli senza questo simbolo di genere tanto patriarcale,…

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Sulla schiena del indocumentato

Tradotto da Monica Manicardi Di tanto in tanto vado a comprare in una panetteria di proprietari arabi che vendono il pane messicano ed hanno dipendenti messicani. Nessuno si immaginerebbe che questi arabi mangino grazie ai latino indocumentati che vivono  negli edifici del villaggio. Arrivano con la loro Mercedes Benz di lusso e si mettono dietro affinché  i clienti  no li vedano entrare, nessuno di loro si avvicina al bancone, la faccia ce la mettono i dipendenti messicani. La maggioranza dei milionari che vivono nei sobborghi del nord della città hanno le loro attività nei quartieri popolari dove vivono gli indocumentati latinoamericani: studi legali,…

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La resistenza di Hayashi Fumiko

Tradotto da Monica Manicardi “Se questo libro servisse affinché i giovani di oggi, trascinati fino al fondo della povertà, all’inquietudine e delle debolezze, continuino a vivere, non ci sarà niente che mi provochi tanta allegria”. Così chiude  la prefazione del suo libro Diario di una vagabonda, Hayashi Fumiko, nel 1939 (Pubblicato inizialmente a puntate fra il 1928 e 1930). Diario che ha scritto fra il 1922 e il 1927, diciamo fra i 18 e i 23 anni di età, quando la  miseria e il dolore dell’esclusione sociale le strappavano la pelle a brandelli, nel suo andare per innumerevoli lavori sottopagati e nel suo…

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L’idioma dell’impero

Tradotto da Monica Manicardi Ho sempre voluto imparare il francese per leggere La nausea e Le parole, di Sartre nella sua lingua, perché nelle traduzioni, per molto buone che siano in qualche momento si perde l’essenza, la purezza del testo che si mantiene solo leggendolo nella lingua nella quale è stato scritto in origine. Ma più di ogni altra cosa per ascoltare nella sua lingua le canzoni di Edith Piaf, perché non è la stessa cosa ascoltare una canzone e non capire ciò che dice, anche se è ovvio, la lingua del cuore è universale e Edith è anima pura.…

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La forza di volontà

Tradotto da Monica Manicardi Correva la metà degli anni novanta a Ciudad Peronia quando venne a vivere nel quartiere un matrimonio proveniente dalla Bethania, un altro sobborgo guatemalteco. In quel momento Ciudad Peronia  era già popolata, prima c’erano stati terreni polverosi senza valutazioni e i luoghi abbandonati che circondavano il mercato, la fermata del bus, El Gran Mirador, La Surtidora e la Cuchilla. Don Luis e sua moglie, comprarono una casa che prima apparteneva ad una famiglia che si dedicava a tappezzare mobili, si vedevano spesso scheletri di arredamenti di soggiorni e sala da pranzo dappertutto. La loro casa rimaneva al…

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Come roditori dei bassifondi

Tradotto da Monica Manicardi Non importa il giorno dell’anno e se piove in abbondanza, loro sono sempre lì dall’alba fino alla notte. Lavorando duro. Il loro corpo come strumento di lavoro e modo per sopravvivere. Non importa se pensano o provano qualcosa, se si chiederanno l’ora (perché per lo sfruttato non c’è orologio che si fermi) o se gli fa male un dente o hanno delle vesciche.  Se gli è appena morto un famigliare o gli è nato un figlio. Loro sempre stanno lì. Lavorando duro. Non sono visti come persone, al contrario; molte volte intralciano i corridoi dei mercati popolari e…

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Perdersi nella metropoli

Tradotto da Monica Manicardi E’ mezzogiorno di un giorno di luglio di una estate infernale, li osservo dalla finestra che si affaccia sulla strada mentre salgo le scale della casa dove lavoro; i loro corpi bagnati dal sudore, con la martellina in  mano aprono un buco per tutto il lato della casa per aggiustare una tubatura. Nella mattinata era arrivato il padrone dell’impresa, un polacco di circa  60 anni, solo per fare l’atto di presenza. E’ salito nel suo pick up a doppia trazione dell’ultimo modello e se n’è andato. Servo due bicchieri di acqua con il ghiaccio ed esco…

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