Il cambiamento deve essere alla radice

Tradotto da Monica Manicardi

Sono sempre i più vulnerabili quelli che pagano il conto. Questa pandemia ancora una volta da l’opportunità affinché i popoli aprano gli occhi e contino una ad una le pugnalate che stanno ricevendo dai governi neoliberali dei loro paesi. Salvare le oligarchie è sempre stato il loro fine oltre a saccheggiare lo Stato, che vale a dire: i portafogli del popolo. Non si risolve niente pregando, è la scienza insieme alle risorse umane e materiali quelli che devono  essere a disposizione della società in questo momento, qualsiasi rappresentante che dica alla popolazione che come soluzione si raccomandi a Dio, oltre ad essere un cretino che gioca con la vita delle persone, si sta burlando dell’intelligenza naturale di tutti gli esseri umani.

In America Latina abbiamo molti di questi mostriciattoli, orribili traditori e sfacciati, urlatori e cafoni. Per vedere i popoli in difficoltà e voltare la schiena per mettersi a disposizione della corruzione e della mafia. Questa pandemia prenderà  molti degli strati inferiori della società, perché il ricco non perde niente, ma questi degli strati inferiori devono avere la memoria per non dimenticare e alzarsi in piedi quando questo sarà passato per fare un cambio dal basso, dalla radice. Non si può più propagare la beffa, il saccheggio, il razzismo, l’impunità, l’omofobia, il maschilismo, la miseria, che si diffonde dai governi latinoamericani.

I popoli che costituiscono la Patria Grande hanno la forza necessaria per poterlo fare, devono solo decidersi, armarsi di coraggio, che la collera dello sfruttamento, della umiliazione e la beffa li indignino per sollevarsi in una ribellione. Si parla di un nuovo ordine mondiale, che questo ordine in America Latina sia fatto dai popoli non dalle oligarchie. Hanno già abbassato la testa e la schiena.

Che lo sradicamento del neoliberismo sia il trionfo dinanzi all’abuso delle mafie. E’ arrivato già il momento che il popolo prenda il potere,  che conduca il proprio cammino, che sia il padrone delle sue terre e di quello che producono.

Non ci sarà un’altra opportunità più straordinaria di questa. E’ tempo di conservare l’energia, per quelli che oggi non possono fare la quarantena perché devono uscire a cercare il pane nessun governo risponde per loro. Per quelli che si spezzano la schiena facendo il pane, per chi semina verdure e frutta, per chi le raccoglie, per chi trasporta e vende affinché nei supermercati in questi momenti non manchi nulla, perché la popolazione abbia da mangiare. Dal momento che si sono già applauditi enormemente  i dottori che hanno assistito giorno e notte negli ospedali e nei centri di salute, è il tempo di pensare alle infermiere perché loro hanno il triplo di lavoro dei dottori e sono sempre state relegate dalla società. Di ringraziare il personale di pulizia che è sempre stato visto come quello che pulisce solo i bagni. Ma non solo ringraziarli, ma di fare un cambiamento radicale perchè i loro diritti del lavoro siano altri, il giusto.

Dato che si è già  applaudito ogni sforzo dei dottori, questo sacrificio fornisce una nozione minima ma è già qualcosa, di come si spezza la schiena il bracciante che lavora la terra, se i dottori sono applauditi allora ai braccianti bisogna baciargli i piedi e le mani, ma non solo questo, fare un cambio alla radice affinché i loro sforzi siano retribuiti come dovrebbe e che non siano più sfruttati. Lo stesso vale per le domestiche che per la grande maggioranza non le hanno lasciate andare a casa propria per la quarantena perché la classe media e la borghesia non possono fare a meno di loro, altrimenti gli cadono le mani se lavano un piatto o se raccolgono la cacca del cane.

Certo che c’è una missione dopo di tutto questo, il nuovo mondo. E questo nuovo mondo, con nuove leggi nella costituzione, deve arrivare con diritti umani e diritti sul lavoro per gli indispensabili. I popoli sono già stati colpiti come animali da macello per secoli, è arrivato il momento che agiscano. C’è molto  da cambiare e da fare. Costruire scuole, ospedali, centri di salute, università. Eliminare gli eserciti e creare campi ricreativi. Perché il nuovo ordine mondiale non lo possono imporre loro, lo devono organizzare i popoli ed è possibile solo con la rivoluzione culturale. C’è molto da fare. Stanno aumentando i minerali latinoamericani in cambio di un centavo, devono rimanere in America latina. Il libero mercato non funziona, solo per le oligarchie. I popoli hanno bisogno di sviluppo. Dell’unità, della solidarietà, e di umanità.

Bisogna conservare l’energia, perché devono scomparire le case di appuntamenti ed i bar affinché nessuna bambina, adolescente e donna torni ad essere sfruttata sessualmente. Perché è necessario dare urgentemente il diritto all’aborto, libero, legale e gratuito in modo che nessuna donna sia imprigionata per aver preso decisioni sul proprio corpo e che muoia provandoci causa la  povertà. Le benestanti lo fanno perché hanno privilegi di classe. Bisogna resettare i cardini latinoamericani ed è un lavoro della classe operaia, nessuno che veste bene sa quanto arde il viso passando dodici e quattordici ore sotto il sole lavorando arduamente caricando mattoni, ferendosi le mani, lucidando scarpe, raccogliendo l’immondizia, caricando pacchi, lavorando la terra. Non sa com’è non vedere la luce del giorno in un frantoio.

Ci sono molte cose da fare quando questo passerà, al momento  stanno firmando convenzioni, vendendo terre a destra e a sinistra, saccheggiando lo Stato, ma arriverà il tempo dei popoli, questo tempo lo devono cercare armati di valori nonostante la paura e con il coraggio e l’amore che solo hanno coloro  che sanno cosa costi guadagnarsi il pane con il sudore della propria fronte essendo umiliati giorno e notte. E’ per questo che il cambiamento deve essere alla radice.

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Ilka Oliva Corado @ilkaolivacorado

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