Riconoscimento alla scrittrice Ilka Oliva Corado a Jutiapa

Tradotto da Monica Manicardi

Di Mariela Castañon

La scrittrice guatemalteca Ilka Oliva Corado ha avuto un riconoscimento il 6 novembre scorso, alla Fiera del Bestiame di Jutiapa,  il suo percorso, la sua produzione e qualità letteraria sono state prese in considerazione per il riconoscimento.

Joel Contreras il rappresentante della Casa della Cultura di Jutiapa ha proposto Oliva Corado e ha spiegato che prima della inaugurazione della Fiera del Bestiame c’era stato un bando tre mesi prima dei Giochi Floreali, dove avevano proposto  nomi di poeti del dipartimento a coloro che si potevano dedicare i giochi.

“Più o meno 15 uomini-sono stati proposti- nel concorso. Io ho avuto l’onore di proporre Ilka, l’avevo letta. Le proposte all’inizio sono passate  dalla Casa della Cultura, dopo al Consiglio Comunale e loro hanno cercato un giurato qualificato il quale decise che Ilka era la più appropriata per il suo curriculum”,  ha dichiarato Contreras.

D’accordo con l’intervistato, il 6  novembre è stato consegnato un riconoscimento a Rodolfo Gonzàles, amico di Oliva Corado. A nome di Ilka, che risiede negli Stati Uniti, Gonzàles ha ricevuto un diploma realizzato in cuoio a Santa Catarina, a Jutiapa.

Ilka Oliva Corado è stata riconosciuta nella sua nativa Jutiapa e anche se non ha potuto assistere ha espresso la sua soddisfazione per il riconoscimento.

“Jutiapa è sempre stata in ogni mia parola”.

Da parte sua, Oliva Corado, afferma che questo riconoscimento è un onore che riceve con gioia, perché è del dipartimento da cui proviene, il quale intensifica la sua radice e identità.

La Hora: Il 6 novembre hanno realizzato la premiazione dei Giochi Floreale in tuo onore, cosa provi?

Ilka Oliva Corado: Ricevo questo riconoscimento con molta gioia perché è un onore per me che la mia terra mi saluti con un simile onore, lo sento come un riparo dalle viscere del fiore chactè, il fiore del pito, il fiore di chiplìn, il fagiolo  chilipuca, il frutto jocote rosso di febbraio e delle foglie tenere  del jocote de corona, dalla torta marquesote e il caffè di mais.

La Hora: In cosa consistono questi Giochi Floreali?

Ilka Oliva Corado: Nell’ambito della Fiera del Bestiame di Jutiapa, si svolgono varie attività, tra queste c’è il concorso letterario dei Giochi Floreali che è un concorso di poesia e versi nel quale premiamo il primo il secondo e il terzo posto il giorno che inizia la fiera, e ogni anno è dedicato ad una figura letteraria del dipartimento che si è distinta.

La Hora: Come ne sei venuta a conoscenza e chi ti ha avvisato?

Ilka Oliva Corado: Alcuni mesi fa  mi ha avvisato un amico Joel Contreras che è membro della Casa della Cultura di Jutiapa,  per dirmi che voleva propormi e se io ero d’accordo che lo facesse perché c’erano altre persone che avrebbero proposto, gli dissi di sì, il Comitato Organizzativo della Fiera  sarebbe stato  quello a prendere la decisione di chi avrebbero scelto. Alcune settimane fa  mi ha comunicato di nuovo per darmi la bella notizia che avevano votato affinché l’evento di quest’anno fosse dedicato a me  come riconoscimento al mio lavoro letterario.

La Hora: In qualche modo sarai a Jutiapa, perché una delle attività importanti in questo dipartimento è la fiera, come ti senti ad essere vicino a dove sei nata?

Ilka Oliva Corado: Estremamente onorata, la mia terra mi ha distinto con il più alto onore che possa  avere un poeta o uno scrittore, mi dispiace non poter essere lì per andarci personalmente ma è una gioia immensa ricevere questo riconoscimento. Jutiapa è sempre stata dentro di me, nelle mie giornate e naturalmente è immersa nei miei testi. Questo riconoscimento approfondisce la mia radice e la mia identità. Jutiapa è sempre stata in ognuno dei miei testi, chi mi legge sa esattamente che sono di Jutiapa, per me è importante,  è come innaffiare tutti i giorni il seme dell’identità. Ma è anche riconoscere e onorare i miei antenati contadini, lo faccio per rendere un omaggio a loro, costantemente, come una venerazione.

L Hora: La lettura, lo sport e l’arte sono tre rami nei quali tu operi, perché credi sia importante avventurarsi in queste aree?

Ilka Oliva Corado: Leggo poco perché mi interessa di più vivere, preferisco toccare una foglia piuttosto che leggere la sua descrizione in un libro. Preferisco vedere la nebbia che leggere la descrizione in un racconto, per esempio.  A niente è paragonabile la pioggia che cade immaginandola in un racconto quando si legge. Perciò io preferisco vivere che leggere e se mi fanno scegliere tra leggere e piantare io scelgo piantare. Sceglierei un terreno per seminare invece di una biblioteca con dieci dei miei libri. Leggere è importante per me ma è più importante vivere, la strada ci insegna più di un libro per quanto possa essere ben scritto o per la tanta storia e informazione che abbia. E’ un bel diversivo, sì,  come è dipingere e qualsiasi altro ramo dell’arte, a me dipingere mi rilassa molto e mi permette di viaggiare, quando dipingo la mia mente viaggia lontano dal mio corpo ed entro in uno stato di felicità  inspiegabile, mi sento realizzata quando gioco con i pennelli e i colori senza interessarmi del risultato ma non sostituirei la pittura per vedere piovere e bagnarmi sotto la pioggia, mai.

Con questo voglio dire che nessuna foglia di menta ha un odore migliore altrove che nelle proprie mani. Niente è più bello che ascoltare il canto dei grilli, vedere la luce delle lucciole, ascoltare il battito d’ali di uno scarabeo, nessun tessuto è più bello di quello dell’erba tenera a inizio inverno o  di quella dei petali di fiori, e non dobbiamo perdere niente di questo per stare immersi in un libro immaginando le strade di altri quartieri, in altri continenti e in altri tempi. Quindi io leggo nel tempo libero ma non è una routine, dipingo quando voglio ma non è abitudinario perché preferisco vedere come si muovono le foglie con la naturalezza del vento. Lo sport è il mio primo amore, il calcio il mio primo amore, ho sempre praticato attività fisica da  quando ero bambina, il calcio mi ha salvato    dal finire di annusare colla o di iniettarmi qualsiasi cosa per scappare dalla mia realtà, ho avuto la fortuna che il calcio è arrivato alla mia vita proprio quando  avevo più bisogno di aggrapparmi a qualcosa per poter resistere e dire  no a tutto il resto. Ho un profondo rispetto per gli sport e l’attività fisica, di fatto io continuo a volgere attività fisica come un ringraziamento e reverenza allo sport.

Tuttavia voglio chiarire come parte di una vita integrale  l’essere umano ha il diritto di potersi avventurare nelle arti, per esempio: le lezioni di Formazione Musicale sono molto importanti, tanto come la matematica e l’Educazione Fisica. La formazione musicale e l’educazione fisica dovrebbero essere impartite tutti i giorni per lo meno due periodi giornalieri. L’infanzia e la gioventù del paese hanno bisogno di parchi e aree di ricreazione dove possano sviluppare le loro abilità e le loro psicomotricità ma anche dove possano condividere con altri bambini e giovani nel processo naturale di integrazione  nella società. Devono avere il diritto di decidere e per questo è necessario avere delle possibilità, abbiamo bisogno di un paese con possibilità. L’arte e gli sport sono oltre all’obiettivo primario dell’integrazione. Un bambino scrivendo, dipingendo, praticando sport, sta lontano dalle droghe, dalla violenza, ed inoltre sta alimentando la sua anima coltivando un amore per qualcosa che  abbraccerà tutta la sua vita. Allora sì,  è estremamente importante che i bambini abbiano accesso alle arti e agli sport come parte del suo sviluppo integrale. E un bambino ha bisogno anche di un contatto diretto con la natura e la terra affinché apprezzi il lavoro dei contadini, di chi raccoglie la  frutta  e la verdura che arrivano  alla sua tavola. Oltre ad insegnare  a seminare  è coltivare l’amore per la terra. Per me un contadino anonimo è un livello molto più elevato che qualsiasi  scrittore, poeta, pittore o artista per quanto sia riconosciuto perché in lui si uniscono tutte le arti.

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Ilka Oliva Corado @ilkaolivacorado

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