Traffico e abuso sui migranti indocumentati in transito

Tradotto da Monica Monicardi
Già di per sé l’incubo di migrare senza documenti è terribile, ci manca solo essere vittima del traffico per sfruttamento sessuale, lavorativo e traffico di organi; di uomini, donne e bambini, soprattutto le donne e i bambini sono i più vulnerabili. Senza dimenticare di citare la comunità LGBTI che oltre ad essere discriminata soffre un abuso maggiore causato dalla omofobia e dal patriarcato.
Quella indocumentata è una popolazione esposta costantemente ad ogni tipo di abuso, tanto dalla mafia quanto dalle autorità governative dei paesi di origine, di transito, di destino e di rimpatrio. Un migrante in transito vive in situazione delicata causata dallo stato sociale che lo espone davanti ai pericoli e agli abusi per le sue condizioni di indocumentato.
Il Messico oltre ad essere un paese di emissione è anche un paese di transito e di destinazione per migliaia di indocumentati che si vedono obbligati a lasciare il proprio paese di origine per cercare opportunità di sviluppo negli Stati Uniti. Il paese è anche il fulcro per le grandi mafie internazionali impegnati a sfruttare persone senza documenti.
L’invisibilità a causa della situazione di clandestino che vive un migrante senza documenti, lo rende una facile preda per ogni tipo di abuso. I migranti sono sfruttati nel paese di transito, di destinazione, di rimpatrio in lavori forzati nelle fabbriche, nelle coltivazioni, nel servizio domestico, manifattura, in economia informale, accattonaggio, senza alcun rispetto per i propri diritti umani e lavorativi. Sono schiavizzati e in molte occasioni con la consapevolezza delle autorità corrispondenti.
Perché, a chi importa la vita di un indocumentato?
E così arriva lo sfruttamento sessuale e il traffico di organi, chi denuncia la scomparsa di un migrante? Ed è così che bambine, bambini, adolescenti e donne che finiranno in centri notturni, bar e case per appuntamenti dove sono sfruttati sessualmente e spesso fino alla morte con percosse o perché stanche per i tanti abusi finiscono con il suicidarsi. Quando le trafficano come oggetti per il piacere di qualsiasi molestatore che è disposto a pagare per violentarle, picchiarle o ammazzarle.
Le zone di frontiera sono luoghi adeguati per questo tipo di abuso, le fermano nel sud del Messico e le mandano al nord, le catturano al nord e le mandano al sud, le distribuiscono per tutto il paese e dopo le mandano in altri paesi. Dato che il loro spostamento deve avvenire in forma clandestina affinché non siano viste dalle autorità migratorie, queste persone sono esposte a soffrire le barbarie dello sfruttamento.
Bambine, adolescenti e donne dell’Honduras nel transitare in Messico, sono catturate e utilizzate per lo sfruttamento sessuale, in base all’età, alla fisionomia e allo stato fisico sono classificate per i diversi luoghi dove saranno spedite. Bambini e bambine sono spedite nelle aree turistiche e alla frontiera degli Stati Uniti, perché è un’area visitata dai clienti statunitensi e canadesi.
Le salvadoregne sono impiegate nel traffico di organi e le guatemalteche appartenenti principalmente ai Popoli Originari sono utilizzate per il servizio domestico.
Bambini, adolescenti e uomini giovani sono utilizzati dal crimine organizzato per aggredire altri migranti indocumentati, anche per riscuotere denaro con l’estorsione ai commercianti. Sono utilizzati per realizzare sequestri di altri migranti. Anche per la produzione e la vendita di droghe. Li trasformano in sicari ed assassini quando le mafie vogliono far scomparire le persone.
Cosa fanno le autorità in merito? Non molto. La corruzione fra funzionari pubblici li associa al crimine organizzato ed è nei centri di detenzione o di assistenza al migrante dove si effettuano i sequestri e gli abusi. Sono i centri di distribuzione. E’ li che si classifica per sesso, età, etnia, nazionalità, aspetto e stato fisico affinché i migranti verranno utilizzati.
Il Messico è pieno di fosse clandestine e non solo di cittadini messicani, una percentuale maggiore di migranti senza documenti non potranno mai arrivare negli Stati Uniti perché li fanno sparire lungo il loro percorso dal Messico. Quando non sono più utili al crimine organizzato li respingono ma non li possono lasciare vivi, allora estraggono i loro organi e i loro corpi o li sciolgono con prodotti chimici, li bruciano dentro ai fusti con la benzina o li fanno sparire nelle fosse comuni.
E’ incerto il destino dei migranti del centroamerica e del sudamerica nel loro cammino dal Messico, in pochi riescono ad arrivare negli Stati Uniti.
In seguito al Piano Frontiera Sud applicato nel 2104 dagli Stati Uniti in Messico, che militarizza dalla frontiera del fiume Bravo fino alla frontiera con il fiume Usumacinta in Guatemala, gli abusi verso i migranti in transito sono aumentati, dato la libertà che hanno le autorità pertinenti per evitare a tutti i costi che arrivino migranti indocumentati negli Stati Uniti.
Altrettanto sta succedendo in Guatemala e in Honduras, come conseguenza del Piano Frontiera Sud si applica il Piano Maya Chortì che si rafforza con il Piano Merida in Messico e il Piano Alianza per la Prosperità in Guatemala, nel Salvador e in Honduras, sono “donazioni” milionarie che inviano gli Stati Uniti per “eliminare” il crimine organizzato nel settore. Questo è solamente servito ad inasprire la violenza verso i migranti in transito da parte delle autorità governative dei paesi che sono coinvolti.
Il tema del traffico di persone con il fine di sfruttamento sessuale, lavorativo, accattonaggio e traffico di organi è delicato, ma lo è molto di più quando si tratta di migranti senza documenti in transito da o nel paese d’origine, trasferimento, destinazione e rimpatrio vengono rispettati i diritti umani. E’ per questa ragioni che si sono creati in tutto il territorio messicano le Case del Migrante, grazie ad organizzazioni umanitarie che cercano di proteggerli e offrirgli aiuto medico, emotiva e legale, che sia per rimpatriare al suo paese d’origine, per restare in Messico o per continuare verso gli Stati Uniti. Tuttavia non è mai abbastanza, il traffico di persone è un affare milionario per le mafie mondiali.
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Ilka Oliva Corado. @ilkaolivacorado contacto@cronicasdeunainquilina.wordpress.com

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