Occultare ci converte in complici

Tradotto da Monica Monicardi
In molti preferiamo vivere nella nostra bolla e chiudere gli occhi davanti alla realtà, rimanere impassibili, girare lo sguardo dall’altro lato e rimanere in silenzio. Questo rispetto alla corruzione del governo e alla inefficienza di uno Stato fallito. Questo in relazione alla violenza sistematica e alla impunità. Al giro di influenze e alla manipolazione dei mezzi di comunicazione. Preferiamo rimanere ai margini dell’ingiustizia, perché è più comodo non intromettersi, perché inserirsi esige rispetto verso noi stessi e verso gli altri e soprattutto: onestà, responsabilità e integrità.
E noi siamo pronti a fare la pelle agli altri, non abbiamo appreso dalla solidarietà e dalla collettività. Crediamo falsamente che niente toccherà a noi, che questo solamente succede ad altri: a quelli che sono coinvolti in cose.

Il sistema da generazioni ci ha preparato per abbassare la testa e obbedire ai padroni capitalisti; andiamo alla università per trasformarsi in zappe e sputare nella mano di chi ci chiede da mangiare. Il sistema educativo ci prepara per truffare e dominare; per un cartone che potrebbe servire come carta igienica in qualsiasi emergenza, o per accendere il fuoco per far bollire i fagioli in qualsiasi villaggio, ci crediamo intoccabili e con il diritto a disprezzare e assalire chi ha di meno. E ci esaltiamo a rubare con il supporto della legge. Per questo siamo professionali, eh la merda!
Accumuliamo fortuna pensando che quando noi moriamo viene messa dentro la nostra cassa, o peggio ancora, ci crediamo immortali. Tra molti soldi e molti cartoni, diventiamo più imbecilli, dei robot, marionette, accrescendo la nostra insensibilità. Allora crediamo che vivere è avere un orologio di marca, la roba alla moda, la macchina dell’ultimo modello, le amicizie comprate e obbedienti, contatti nell’alta sfera della società, i viaggi per il mondo; urliamo la nostra falsa felicità affinché gli altri ci lodano, ci invidiano e ci rispettano. Viviamo come vuole il capitalismo: imbecilli, senza un proprio criterio, vili, burattini che il truffatore di turno può manipolare.
Mentre ci manteniamo occupati con un televisore che ad alcuni è venuto in mente che sarebbe un appiglio perfetto per succhiare cervelli o mentre facciamo gli spacconi con la nostra macchina nuova, con l’armadio pieno di scarpe, credendoci di successo; potenti seccano a avvelenano l’acqua nei nostri fiumi. Solo perché ad alcuni senza la facoltà gli è venuto in mente di manipolare le masse mondiali facendoci credere che alcuni minerali sono pregiati fuori dalle viscere della terra. Tutto ha un suo habitat naturale e noi non dobbiamo toccarlo, perché non ci appartiene, siamo su questa terra solo di passaggio. E occultiamo questa ipotesi con il nostro silenzio e non solo, ma anche comprando questi minerali che appartengono solo alle viscere della terra. Siamo complici della morte dell’ecologia mondiale che le miniere mettono a rischio e del lavoro sottomesso, perché sappiamo bene che milioni di persone intorno al mondo continuano ad essere sfruttate e violentate per il traffico di minerali: i diamanti di sangue, sono un esempio e i minatori che muoiono sotterrati.
In quale momento permetteremo che esistano specie in pericolo in via di estinzione? Perché non facciamo giustizia e ci estinguiamo come umani, che siamo quelli che stiamo distruggendo il pianeta. I governi di corte neo-liberali opprimono i Popoli d’Origine, un lento genocidio da più di 500 anni. Noi occultiamo con il nostro silenzio, siamo complici. Perché non so a chi gli venne in mente che alcune etnie possano inserirsi tra le persone, mentre altre passano come animali da carico. Non ci domandiamo mai, e se ci fossi io al posto suo? O semplicemente sapere che la diversità ci arricchisce umanamente.
Voltando l’angolo, all’altro lato della cinta, nell’isolato, di giorno di notte, la violenza istituzionalizzata realizza una pulizia sociale nelle periferie; bambine, bambini e adolescenti si trovano assassinati e torturati, e noi comodamente grattandoci la pancia diciamo senza battere ciglio: “se la sono cercata”. Occultiamo perché giochiamo con i nostri preconcetti prodotto da un sistema patriarcale e di casta, come società con la mente colonizzata che si vanta del suo razzismo e classismo.
Mafie potenti dal carattere internazionale, infestano la società nella quale viviamo, stanno in tutti i lati: sport, televisione, radio, scuola, governo, sistema. Con la coda dell’occhio le vediamo passare e cerchiamo di non fare rumore affinché non ci guardano. In disparte, con le gambe che tremano di paura e la vigliaccheria osserviamo come devastano il paese, ma se c’è ne una fetta e facciamo parte del banchetto, festeggiamo e accarezziamo il bottino. Continuiamo ad alimentare il patriarcato che fa tanto danno all’umanità, perché ad alcuni per quanto traggano vantaggio e se noi siamo tra i beneficiari, allora sciogliamo il filo. Lo stesso all’impunità.
Continuiamo a pensare, ingenuamente, che noi siamo fuori dal sistema e che il nostro mondo è a parte, che la nostra bolla è intoccabile, che non conosceremo mai il dolore dell’ingiustizia, continuiamo ad abusare della natura, continuiamo ad essere insensibili e inumani. Continuiamo con i nostri preconcetti, attaccando con i nostri titoli universitari. Continuiamo a guardare con la coda dell’occhio, con la bocca chiusa. Continuiamo ad occultare con il nostro silenzio e passività, continuiamo ad essere complici dei sistemi patriarcali, corrotti, manipolatori e oppressori.
E come diciamo in Guatemala, continuiamo così, guardiamo disinvolti.
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Ilka Oliva Corado. @ilkaolivacorado contacto@cronicasdeunainquilina.wordpress.com

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