La forza della tempesta

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Tradotto da Monica Monicardi

Cresciamo con il cammino segnato, dagli stereotipi, le abitudini, la cultura, la religione e il sistema patriarcale che ci danneggia a tutti quanti. Pregiudizi che ci dicono questo si fa e questo no. Questo è il male, per quello che diranno, per il nostro sesso, apparenza fisica, ideologia, colore della pelle, età, condizione sociale, nazionalità ed etnia.

E cresciamo condizionati e pieni di paura, di fantasmi che si trasformano in inferni che ci consumano lentamente, e non riusciremo mai a svilupparci in pieno come esseri umani perché ci portiamo dietro tutte le limitazioni che ci sono state imposte durante la nostra infanzia e adolescenza.

Ci siamo trasformati in adulti insicuri, frustrati e nascondiamo nel più profondo della nostra disillusione tutto quello che ci riempe di vita, ci da allegria e felicità. Tutto quello che ci permette di essere in libertà. Quello che ci appassiona marcisce e ci decomponiamo quando si tramuta in veleno puro per la nostra anima e lo spirito. Non è necessario il suicidio, perché siamo morti in vita. E ci dedichiamo ad imitare la mancanza di altri.

I sogni che un giorno abbiamo avuto, che la famiglia, gli amici e la società ci dissero che era una pazzia, che non avrebbero mai funzionato come utopia, li sotterriamo nella bile che percorre le nostre vene, che si impossessa del nostro cervello, dei nostri muscoli, della nostra forza di volontà. Del nostro cuore ed emozioni. Si insidia traditrice nelle nostre cellule.

E cadiamo negli abissi impenetrabili: perché siamo fragili, manipolabili e ci riempiamo di colpe. La depressione ci consuma e lo stigma è responsabile di cancellare tutta l’illusione. E noi ci crediamo, crediamo che in realtà siamo stracci vecchi lanciati in qualsiasi bidone dell’immondizia, che non abbiamo diritto alla integrità. Che non abbiamo nessuna capacità di ragionamento e lasciamo il nostro giudizio conservato sotto il letto e usciamo confrontandoci con il mondo senza alcuna protezione perché la nostra autostima è distrutta, il nostro amor proprio non lo abbiamo mai conosciuto e la nostra forza di volontà è stata tagliata di taglio dalla nostra infanzia. Allora chiunque pensa, chiunque ci dirige, chiunque ci utilizza.

E con il passare delle ore, dei giorni e degli anni, noi siamo gli obiettivi che il sistema patriarcale ha bisogno: che non pensano, non sentono, non hanno spirito e sono incapaci di svegliarsi e lottare per queste illusioni che ci riempono di vita. Perché un essere vivo si ama e ama, ha forza nella sua voce e ribellione nelle sue azioni, ha la certezza dei suoi passi e tenerezza nelle sue mani. Un essere vivo crea, sogna, trasforma e dipinge di allegria l’amarezza più amara affinché sia transitabile l’inferno più feroce.

Perché un essere vivo incontra il fuoco nella musica che nasce dalla sua anima, il suo spirito è libero e libera.

Non è tardi, il nostro passaggio sulla terra si sta perdendo , non abbiamo altra opportunità, il giorno di oggi non tornerà a ripetersi nelle nostre vite, dobbiamo imparare ad eliminare dal nostro pensiero il modello patriarcale, e dobbiamo essere valorosi e avere il coraggio di confrontarci con la forza della tormenta; la nostra propria tormenta, dove nessuno entra, che ci consuma solamente a noi stessi.

Avere il fegato per saltare il vuoto e liberarci di quella manipolazione emozionale che giunse con i modelli di chi ci ha allevato, la scuola, la religione, la società. Affrontare i fantasmi e gli inferni; prendere di petto e spogliarci di tutto quello che non ci permette di vivere a pieno, perché vivere a pieno è un nostro diritto e dobbiamo difenderlo da tutto e da tutti, persino da noi stessi! La pienezza non ha niente a che vedere con i soldi ne titoli universitari, è qualcosa di eccelso che non ha spiegazioni ma che trasforma l’essere umano.

Che niente e nessuno ci trattenga, che niente e nessuno eserciti il potere su di noi, è un nostro obbligo lottare per ciò che ci riempie di felicità, per i momenti che perdiamo che riempiono di luce la nostra anima e ravviva il nostro spirito.

E ci stiamo sbagliando se pretendiamo proteggerci da tutto ciò che arriva da fuori, abbiamo la capacità di bloccare tutto quello che non ci permette di sviluppare, perché solo noi abbiamo l’autorità nei nostri propri inferni.

Abbiamo sufficiente integrità affinché i pregiudizi e gli stereotipi che sono nei modelli con i quali siamo cresciuti e nella società che viviamo tutti i giorni, abbiano uno spazio nel nostro diritto alla pazzia e alla felicità. Anche se abbiamo tutto contro di noi, questo è ciò che è   la tempesta, è lì per fortificarci e farci invincibile. E’ tempo di credere in noi stessi.

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Ilka Oliva Corado. @ilkaolivacorado contacto@cronicasdeunainquilina.wordpress.com

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